giovedì 22 dicembre 2011
mercoledì 7 dicembre 2011
STRAPANEL ad Aprilia dal 16 al 18 dicembre
Strapanel
“Sono giorni che non so come descriverli”
di Francesco Randazzo
Rappresentazione Teatrale liberamente ispirata al DIARIO DI GUERRA di Anna Ridolfi
Aprilia - Stabilimento Ex Claudia
ore 21,00
Via Pontina Km 46,600
una produzione Compagnia Teatro Finestra
dal 16 al 18 Dicembre 2011
“Sono giorni che non so come descriverli”
di Francesco Randazzo
Rappresentazione Teatrale liberamente ispirata al DIARIO DI GUERRA di Anna Ridolfi
Aprilia - Stabilimento Ex Claudia
ore 21,00
Via Pontina Km 46,600
una produzione Compagnia Teatro Finestra
dal 16 al 18 Dicembre 2011
regia di FRANCESCO RANDAZZO
con Claudia ACHILLI, Marco BELLEUDI, Gianni BERNARDO, Emiliano BRUZZESE, Francesco COCCO, Claudio COTTIGA, Antonio D’ARIENZO, Michela DE BERARDINIS, Margarita DE LA CRUZ GARCIA, Alfonso FIERO, Tiziana GALLO, Marithe’ GIUDICE, Ermanno IENCINELLA, Gianfranco IENCINELLA, Salvatore ROMANO, Nunzia ZAGARIA, Daniela ZEPPETELLA
luci suono video MICHELE DE NISI RAFFAELE TROMBETTA
costumi MARITHE’ GIUDICE
spazio scenico FRANCESCO RANDAZZO
installazioni CLAUDIO COTTIGA
collaborazioni RENZO RIDOLFI SALVATORE DI MALTA
regista collaboratore RAFFAELE CALABRESE
La memoria non è la Storia. Può esservi dentro, e senz'altro lo è, ma può anche da essa essere deviata o rimossa, o semplicemente offuscata da ciò che i grandi avvenimenti inevitabilmente macinano dentro le versioni ufficiali.
La memoria è dentro ogni uomo, si potrebbe anche dire che privo di essa egli non è più tale e che il senso di una vita si avvalora nel tempo che essa seguita a vivere nella memoria.
La memoria a volte si smarrisce o si perde, altre volte riaffiora e rinnova o aggiunge spessore e valore alla vita stessa.
Questo nostro lavoro sulla memoria di Annetta, ragazzina dimenticata e travolta dalla Storia e dal destino, inseguita ostinatamente per più di cinquant'anni dall'amore di un ragazzo tedesco semplice e buono, è un omaggio alla vita, al coraggio, alla purezza dei sentimenti che non si fecero sporcare dagli avvenimenti più crudeli e dalle folli, aberranti storture che il nazifascismo produsse in quel tempo.
Lo spettacolo che abbiamo creato è un atto di "poiesis" del gruppo di attori che interpreta e sublima, attraverso un atto di creazione artistica, la bellezza e lo struggimento per la vita, l'amore e la morte. Storie di persone dimenticate che però, nel loro risvegliarsi e accadere in scena, ci regalano il respiro profondo dell'anima pura, semplice e potente che il mondo contiene in ognuno di noi, sopita dagli affanni, deviata dal tempo, ma che a volte, come in questo caso, si risveglia e torna ad abitarci.
Dalla piccola tenace matita di Annetta, dall'ostinata speranza del giovane Hermann, fino a noi.
Francesco Randazzo
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TEATRO
martedì 25 ottobre 2011
29 Ottobre - Sala Teatro Planet
UNA VITA DI MERDA
di FRANCESCO RANDAZZO
con Germano Germani
regia di Mario Fedele
Sabato 29 Ottobre 2011
Sala Teatro Planet - via Crema, 14 • Roma
h. 21 - INGRESSO LIBERO
di FRANCESCO RANDAZZO
con Germano Germani
regia di Mario Fedele
Sabato 29 Ottobre 2011
Sala Teatro Planet - via Crema, 14 • Roma
h. 21 - INGRESSO LIBERO
Emblema della precarietà e della brevità della vita, uno stronzo - sì,
avete capito bene - penzolante dalle natiche di un extracomunitario
chiuso nella latrina di un cantiere, trova il dono della parola grazie
alla combinazione di agenti chimici e deodoranti presenti nel bagno:
giusto il tempo di raccontarci un po’ di lui e fare due chiacchiere
sulla teologia delle feci prima che precipiti e non ci sia più... Ma il
finale, svelerà la realtà atroce e disumana di quel che è veramente
successo.
Edito nel volume “Con l’insistenza di un richiamo”, Lupo Editore, 2009, finalista al Premio Carver 2010.
Edito nel volume “Con l’insistenza di un richiamo”, Lupo Editore, 2009, finalista al Premio Carver 2010.
28 Ottobre - Teatro India Sala In
"In altre parole" - Rassegna di drammaturgia internazionale - VI edizione
28 ottobre 2011, ore 19:00, Teatro India
"Isabell" di Johanna Kaptein
con Tony Allotta, Rossana Veracierta e Andreea Togan
diretti da Francesco Randazzo
Leggi la scheda sul sito della rassegna.
martedì 4 ottobre 2011
dall'11 al 23 Ottobre 2011 "J&H" al Teatro dell'Orologio
STAMPANDO L'IMMAGINE E PRESENTANDOLA AL BOTTEGHINO SI AVRA' DIRITTO A DUE BIGLIETTI A PREZZO RIDOTTO. VALIDO FINO AD ESAURIMENTO POSTI, PERTANTO E' CONSIGLIABILE PRENOTARE TELEFONICAMENTE AL NUMERO DEL TEATRO 06.6875550

TEATRO DELL'OROLOGIO – SALA GASSMAN
via de' filippini, 17/a – 06.6875550
Dall' 11 al 23 ottobre 2011
tutte le sere ore 20,00 – domenica ore 18,30 – lunedì riposo
Ingresso: 10,00 – 8,00 – incentive 1,00 - tessera associativa teatro €2,00
Ostinati a.c. Officina Teatro
presenta
J & H
Doppelgänger Suite
Variazioni su R. L. Stevenson
di Francesco Randazzo
con
Walter Da Pozzo (H) e Francesco Randazzo (J)
musiche a cura e di Calogero Giallanza
via de' filippini, 17/a – 06.6875550
Dall' 11 al 23 ottobre 2011
tutte le sere ore 20,00 – domenica ore 18,30 – lunedì riposo
Ingresso: 10,00 – 8,00 – incentive 1,00 - tessera associativa teatro €2,00
Ostinati a.c. Officina Teatro
presenta
J & H
Doppelgänger Suite
Variazioni su R. L. Stevenson
di Francesco Randazzo
con
Walter Da Pozzo (H) e Francesco Randazzo (J)
musiche a cura e di Calogero Giallanza
coreografie Rossana Veracierta
spazio scenico e regia Francesco Randazzo
spazio scenico e regia Francesco Randazzo
Mi sento normale» (H)
«Ho sbagliato. Non dovevo liberarti. Io non sono come te»(J)
Doppelgänger è il doppio, il gemello maligno di una persona. Fornisce consigli fuorvianti o maliziosi alla persona di cui ha le sembianze. Può anche, instillare idee nella mente delle sue vittime, provocando confusione. Chi ha visto il proprio doppelganger è condannato ad essere perseguitato da questa parte oscura di sé.
J è un eccellente chirurgo, pervaso da buoni sentimenti, a volte stucchevoli ma agitato nascostamente da ambizioni e sentimenti di rivalsa, come un peccato originale che gli avvelena i giorni.
H è la parte oscura, che si libera grazie a pasticche psicotrope, destinate a eliminare l'inquietudine, ma che inesorabilmente provocano un dissidio ancor più forte, ancor più velenoso.
J è solo con sé stesso, tormentato, sa di valere ma viene annullato dal sistema di potere.
Quando intravede H, libero condizionamenti, ferino, brutale, feroce, l'animale racchiuso nella gabbia della coscienza, si libera, azzanna, uccide, stupra, con facilità e leggerezza, sicuro di sé. L'orrore che suscita nella parte 'buona' ,originaria buona, provoca un duello serrato, spietato,cinico,dissacratorio, in cui il male dispiega le sue armi seduttive e manipolatorie.
H progredisce, si raffina, si trasforma in mezzo di dominio e libido assoluti, perfetta evoluzione che lo rende idealmente e perfettamente inserito e realizzato: J è sempre più debole, i suoi rimossi desideri rendono più forte e potente la sua parte antagonista.
L'apotesosi è il sopravvento dell'oscurità, il suo definitivo trionfo.
J è fagocitato J, le due metà un unico essere, splendidamente oscuro, torbidamente affascinante, orribilmente e naturalmente inserito nel buio e nel caos dell'assenza della coscienza: «È oggi che il buio sorge ad ogni alba / Questo è il tempo del nero caos».
video promo
http://www.vimeo.com/19547698
sito spettacolo
http://www.jehdoppelgangersuite.tk/
Note dell'autore:
La parola "dualismo" è stata usata per la prima volta nel 1700 da Thomas Hyde. Quasi due secoli dopo Robert Louis Stevenson inventa il personaggio di Mr Hyde. Poi Freud e il cinema fanno il resto.
Si sa che Stevenson pippava droghe, come molti del suo tempo. Sigmund invece usava e prescriveva cocaina. Negli stati alterati della coscienza risiedono spazi che l'artista esplora e saccheggia, fertili caverne di creatività. Ma in esse si nascondono anche i mostri del nostro essere maligno, tutto quel che di noi è messo a tacere in catene dalla coscienza, quello che di noi è più bestiale e occulto.
Quando però, come oggi, ciò che altera risiede nell'aria stessa che una società, un'epoca promanano, e mefiticamente manipolano i concetti di bene e male, li ribaltano, mischiano, li plasmano attraverso oscillazioni pericolose dei principi fondamentali, quando la civiltà di un paese diviene quella della sopraffazione, del malaffare, dell'inciucio, del servilismo, allora ciò che prima sorgeva dall'ombra e all'ombra era destinato a tornare, emerge prepotentemente, con voce e forza autonoma, mettendo in un angolo e sopraffacendo il bene, in quanto noioso, inutile, persino deleterio.
J&H è questo. Le variazioni di un discorso pericoloso, che viene da lontano, ma che si sviluppa e risolve, attraverso una perfida ironia, fino allo struggimento della dissoluzione, di un uomo che per essere perfettamente inserito nel suo mondo deve uccidere la parte migliore di sé.
Senza nessun rimpianto. Con un certo sollievo, anzi.
ufficio stampa
fiammetta baralla marialuisa giordano
3332015944 3383500177
fiammettabaralla@alice.it
retropalco@alice.it
www.retropalco.eu
martedì 5 luglio 2011
12 Luglio - J&H al FontanonEstate
FONTANONESTATE 2011
Giardino della Mostra dell’Acqua Paola
via Garibaldi 30 - Roma
Martedì 12 Luglio 2011 - h. 21:00
J & H
Doppelgänger Suite
Variazioni su R. L. Stevenson
di Francesco Randazzo
con
Walter Da Pozzo (H)
Francesco Randazzo (J)
disegno luci
Chiara Martinelli
musiche a cura e di
Calogero Giallanza
coreografie
Rossana Veracierta
aiuto regista
Annalisa Paolucci
direttore di scena
Gian Luca Bianchini
spazio scenico e regia
Francesco Randazzo
Sito dello spettacolo:
http://www.wix.com/jehteat ro/jeh
Facebook:
http://www.facebook.com/pr ofile.php?id=1000018571774 22
J è uomo solo con sé stesso, un uomo tormentato da ambizioni e buoni propositi, annullato dal sistema di potere che lo circonda. Comincia a vedere H, l’altra parte di sé, quella maligna, brutale, feroce. L’animale racchiuso nella gabbia della sua coscienza, viene fuori, si libera. Nasce un duello serrato, spietato, persino ironico, cinico, dissacratorio, inesorabilmente il male dispiega tutte le sue armi seduttive e manipolatorie.
Il doppelgänger (doppel = "doppio" e gänger = "che se ne va" , "passante") è una copia spettrale di una persona vivente. Doppelgänger è il doppio, il gemello maligno di una persona. Fornisce consigli fuorvianti o maliziosi alla persona di cui ha le sembianze. Può anche, instillare idee nella mente delle sue vittime, provocando confusione. Chi ha visto il proprio doppelganger è condannato ad essere perseguitato da questa parte oscura di sé.
« Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m'ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l'uomo non è veracemente uno, ma veracemente due. »
Henry Jekyll
« La droga infatti, di per se stessa, non agiva in un senso piuttosto che nell'altro, non era divina né diabolica di per sé; scuoté le porte che incarceravano le mie inclinazioni... »
Henry Jekyll
Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l'individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più.
Hannah Arendt
La parola "dualismo" è stata usata per la prima volta nel 1700 da Thomas Hyde. Quasi due secoli dopo Robert Louis Stevenson inventa il personaggio di Mr Hyde. Poi Freud e il cinema fanno il resto.
Si sa che Stevenson pippava droghe, come molti del suo tempo. Sigmund invece usava e prescriveva cocaina. Negli stati alterati della coscienza risiedono spazi che l'artista esplora e saccheggia, fertili caverne di creatività. Ma in esse si nascondono anche i mostri del nostro essere maligno, tutto quel che di noi è messo a tacere in catene dalla coscienza, quello che di noi è più bestiale e occulto.
Quando però, come oggi, ciò che altera risiede nell'aria stessa che una società, un'epoca promanano, e mefiticamente manipolano i concetti di bene e male, li ribaltano, mischiano, li plasmano attraverso oscillazioni pericolose dei principi fondamentali, quando la civiltà di un paese diviene quella della sopraffazione, del malaffare, dell'inciucio, del servilismo, allora ciò che prima sorgeva dall'ombra e all'ombra era destinato a tornare, emerge prepotentemente, con voce e forza autonoma, mettendo in un angolo e sopraffacendo il bene, in quanto noioso, inutile, persino deleterio.
J&H è questo. Le variazioni di un discorso pericoloso, che viene da lontano, ma che si sviluppa e risolve, attraverso una perfida ironia, fino allo struggimento della dissoluzione, di un uomo che per essere perfettamente inserito nel suo mondo deve uccidere la parte migliore di sé.
Senza nessun rimpianto. Con un certo sollievo, anzi.
Il programma di FontanonEstate:
http://www.fontanonestate. it/programma_2011_files/pr ogramma%20Fontanonestate%2 02011%20con%20sintesi.doc
info e prenotazioni:
tel/fax 06 5883226
www.fontanonestate.it
info@fontanonestate.it
biglietti da € 12,00 a € 20,00
Ufficio Stampa:
Elisabetta Castiglioni
328.4112014
06 3225044
elisabetta@elisabettacasti glioni.com
http://www.fontanonestate. it/dove_siamo.html
Giardino della Mostra dell’Acqua Paola
via Garibaldi 30 - Roma
Martedì 12 Luglio 2011 - h. 21:00
J & H
Doppelgänger Suite
Variazioni su R. L. Stevenson
di Francesco Randazzo
con
Walter Da Pozzo (H)
Francesco Randazzo (J)
disegno luci
Chiara Martinelli
musiche a cura e di
Calogero Giallanza
coreografie
Rossana Veracierta
aiuto regista
Annalisa Paolucci
direttore di scena
Gian Luca Bianchini
spazio scenico e regia
Francesco Randazzo
Sito dello spettacolo:
http://www.wix.com/jehteat
Facebook:
http://www.facebook.com/pr
J è uomo solo con sé stesso, un uomo tormentato da ambizioni e buoni propositi, annullato dal sistema di potere che lo circonda. Comincia a vedere H, l’altra parte di sé, quella maligna, brutale, feroce. L’animale racchiuso nella gabbia della sua coscienza, viene fuori, si libera. Nasce un duello serrato, spietato, persino ironico, cinico, dissacratorio, inesorabilmente il male dispiega tutte le sue armi seduttive e manipolatorie.
Il doppelgänger (doppel = "doppio" e gänger = "che se ne va" , "passante") è una copia spettrale di una persona vivente. Doppelgänger è il doppio, il gemello maligno di una persona. Fornisce consigli fuorvianti o maliziosi alla persona di cui ha le sembianze. Può anche, instillare idee nella mente delle sue vittime, provocando confusione. Chi ha visto il proprio doppelganger è condannato ad essere perseguitato da questa parte oscura di sé.
« Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m'ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l'uomo non è veracemente uno, ma veracemente due. »
Henry Jekyll
« La droga infatti, di per se stessa, non agiva in un senso piuttosto che nell'altro, non era divina né diabolica di per sé; scuoté le porte che incarceravano le mie inclinazioni... »
Henry Jekyll
Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l'individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più.
Hannah Arendt
La parola "dualismo" è stata usata per la prima volta nel 1700 da Thomas Hyde. Quasi due secoli dopo Robert Louis Stevenson inventa il personaggio di Mr Hyde. Poi Freud e il cinema fanno il resto.
Si sa che Stevenson pippava droghe, come molti del suo tempo. Sigmund invece usava e prescriveva cocaina. Negli stati alterati della coscienza risiedono spazi che l'artista esplora e saccheggia, fertili caverne di creatività. Ma in esse si nascondono anche i mostri del nostro essere maligno, tutto quel che di noi è messo a tacere in catene dalla coscienza, quello che di noi è più bestiale e occulto.
Quando però, come oggi, ciò che altera risiede nell'aria stessa che una società, un'epoca promanano, e mefiticamente manipolano i concetti di bene e male, li ribaltano, mischiano, li plasmano attraverso oscillazioni pericolose dei principi fondamentali, quando la civiltà di un paese diviene quella della sopraffazione, del malaffare, dell'inciucio, del servilismo, allora ciò che prima sorgeva dall'ombra e all'ombra era destinato a tornare, emerge prepotentemente, con voce e forza autonoma, mettendo in un angolo e sopraffacendo il bene, in quanto noioso, inutile, persino deleterio.
J&H è questo. Le variazioni di un discorso pericoloso, che viene da lontano, ma che si sviluppa e risolve, attraverso una perfida ironia, fino allo struggimento della dissoluzione, di un uomo che per essere perfettamente inserito nel suo mondo deve uccidere la parte migliore di sé.
Senza nessun rimpianto. Con un certo sollievo, anzi.
Il programma di FontanonEstate:
http://www.fontanonestate.
info e prenotazioni:
tel/fax 06 5883226
www.fontanonestate.it
info@fontanonestate.it
biglietti da € 12,00 a € 20,00
Ufficio Stampa:
Elisabetta Castiglioni
328.4112014
06 3225044
elisabetta@elisabettacasti
http://www.fontanonestate.
domenica 19 giugno 2011
venerdì 10 giugno 2011
giovedì 28 aprile 2011
martedì 8 marzo 2011
Letteratronica
Mercoledi 9 marzo, interverrò al convegno
"Letteratronica"
Riviste, editoria e scritture nella rete globale
"Letteratronica"
Riviste, editoria e scritture nella rete globale
BIBLIOTECA VALLICELLIANA
Piazza della Chiesa Nuova 18 00186 ROMA
15.30 - 19.30
15.30 - 19.30
info e programma: qui.
domenica 6 febbraio 2011
mercoledì 12 gennaio 2011
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